domenica 24 giugno 2018

L'energia delle stelle

Utilizzo della fusione nucleare per scopi pacifici, il progetto ITER


logo del progetto ITER, recante i paesi e le aree partecipanti
Nel 1938 il fisico Hans Bethe descrisse le reazioni nucleari che avvengono nelle stelle, in particolare trovò il processo che porta alla trasformazione dell'idrogeno in elio.

La reazione di fusione nucleare dell'idrogeno era nota già da tempo, successivamente venne utilizzata per la costruzione delle terribili bombe termonucleari, le bombe H, che aprirono nuovi, tenebrosi scenari della guerra fredda agli inizi degli anni '50.

Se due nuclei atomici vengono posti ad una distanza molto breve tra di loro, questi formeranno un nuovo nucleo, contenente i protoni dei due atomi iniziali. Dal processo si libera una grande quantità di energia.
fusione nucleare deuterio-trizio. Wikimedia Commons
L'energia ottenuta può essere utilizzata per distruggere, come nel caso delle bombe H, oppure per alimentare una centrale elettrica, quest'ultimo è l'obbiettivo del progetto ITER.

Ma come si possono avvicinare due nuclei atomici in modo da permettere la loro fusione? I nuclei degli atomi sono carichi positivamente, e due cariche uguali tendono a respingersi con estrema forza. Questo significa che ad un certo punto i nuclei incontreranno una enorme resistenza al loro moto di avvicinamento, questa resistenza prende il nome di barriera di Coulomb o repulsione elettrostatica. 


Una volta superata questa barriera i nuclei potranno fondersi, perchè a distanze molto brevi tra di essi interviene una forza molto più intensa della repulsione elettrostatica, che è la forza nucleare, la quale tende ad unire le particelle che formano il nucleo. 
Diagramma della barriera coulombiana

Ora sappiamo che è possibile avvicinare i nuclei abbastanza da fonderli, ma come fare dal punto di vista pratico? A questo punto ci viene in aiuto il cosiddetto quarto stato della materia o Plasma.

Il plasma è un gas ionizzato, in cui i nuclei atomici sono separati dagli elettroni che normalmente li circondano. Per ottenere questo particolare stato della materia occorre scaldare a milioni di gradi un gas rarefatto, all'interno di una particolare apparecchiatura, detta Tokamak.
La parola stessa è la contrazione di quattro parole russe, le quali possono essere tradotte sostanzialmente come Macchina a camera toroidale con campi magnetici assiali; è praticamente una ciambella con dei potenti elettromagneti. L'inventore fu il famoso fisico russo Andrei Sakharov, negli anni 50.


interno di un tokamak. la camera toriodale si sviluppa intorno ad un asse centrale
Una volta che il gas si trova nello stato di plasma, a milioni di gradi, i nuclei avranno una velocità talmente elevata da fondersi  quando collidono tra loro. Ad evitare che questo gas se ne vada in giro per la camera in maniera incontrollata, ci pensano i potenti elettromagneti, i quali fanno in modo da confinare i nuclei all'interno di un cerchio attorno all'asse centrale del Tokamak.

Dagli anni 50 fino ad oggi sono state costruite diverse apparecchiature del genere, con lo scopo di studiare la fisica del plasma; non c'è stata mai una produzione netta di energia.

Per raggiungere l'obbiettivo utilitaristico della fusione nucleare controllata è stato creato il progetto ITER, International  Thermonuclear Experimental Reactor , un consorzio di molti paesi, tra cui l'Italia, volto alla creazione del primo reattore a fusione controllata in grado di sostenere una reazione che fornisca almeno 10 volte l'energia utilizzata per l'accensione. L'idea ebbe inizio nel lontano 1985, durante un summit tra Reagan e Gorbachev, ma a causa delle difficoltà tecniche, politiche e dell'enorme quantità di fondi necessari, la costruzione del reattore ebbe inizio solo nel 2008 in Francia, a Caradache. 

Nel 2025 è previsto l'ottenimento del primo plasma, con l'obbiettivo finale di raggiungere una potenza di 500MW per almeno 1000 secondi, utilizzando appena 0.5 grammi di miscela deuterio/trizio, due isotopi dell'idrogeno.

L'idea, insomma, è quella di ottenere energia come fanno le stelle da miliardi di anni, più o meno da quando l'universo esiste. Studiando il plasma, questo strano stato della materia per noi terrestri, così esotico da richiedere l'ultilizzo di apparecchiature fantascientifiche, ma che in realtà rappresenta più del 99% della materia presente nell'universo.





mercoledì 22 aprile 2015

Scie chimiche reloaded, le ipotesi complottare principali

Praticamente tutti i debunkers si sono occupati dell'argomento, quindi mi limiterò ad un riassunto delle principali cagate sciacazzare, pardon, volevo dire ipotesi.


  • Le scie chimiche servono a decimare la popolazione mondiale.
Allora mi sa che stanno perdendo tempo, abbiamo superato i 7 miliardi e continuiamo a crescere di numero. In alcuni stati c'è addirittura il controllo delle nascite, in Africa e Medio Oriente si sono registrate delle percentuali di crescita ventennale superiori al 50%.


  • Esiste un accordo segreto tra Italia e USA per il controllo del clima
Ma proprio per niente, l'accordo in questione riguardava (eh sì, la cooperazione si è conclusa nel 2006) essenzialmente lo studio scientifico dei dati ambientali e climatici in modo da poter mettere a punto dei migliori modelli previsionali. Roba scientifica, insomma, nulla che un complottaro possa comprendere. Inoltre l'accordo era talmente segreto che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.


  • I metalli dispersi dalle scie chimiche servono a rendere elettroconduttiva l'atmosfera, per migliorare ( qui le ipotesi variano da complottaro a complottaro; chi dice le trasmissioni radio, chi tira in ballo HAARP)
Manco per il cazzo. I metalli schermano le onde elettromagnetiche, quindi un'atmosfera contenete aerosol di particolato metallico risulterebbe opaca alle onde radio, i radar risulterebbero inutili e non si riuscirebbe ad ascoltare nemmeno Radio Maria (questo non sarebbe un danno). Non ci credete? Ecco un simpatico esperimento che potete fare a casa:

Prendete un forno a microonde.....Fatto? Bene
Prendete una piccola radio portatile.....Fatto? Bene
Accendete la radio e sintonizzatela.....Fatto? Bene
Ora mettete la radio nel microonde e chiudete lo sportello.....Fatto? Bene
No, non dovete accendere il microonde.
Ora, se il volume della radio è abbastanza alto dovreste riuscire a sentire....una beata minchia. Il forno è uno schermo per le onde radio.

Per quel che riguarda HAARP, spiacente, è stato "spento" l'estate scorsa ed è in via di smantellamento. Le teorie cospirazioniste che lo vedono come causa scatenante di tsunami, terremoti e roba simile, non hanno mai tenuto conto di una semplice considerazione energetica. Un terremoto di magnitudo 7.5 libera tanta energia quanta ne potrebbero liberare 15000 bombe atomiche "little boy" quella di Hiroshima per intenderci. HAARP aveva una potenza di circa 3.6 MW, quanto un  generatore di emergenza per un centro commerciale, forse potrebbe scaldare di qualche millesimo di grado un pezzetto minuscolo di ionosfera. 


  • Ma esistono le analisi delle scie!!1!! 
No, quello che gli sciacazzari spacciano come prova, non è altro che acqua di qualche pozzanghera della quale:
  1. Non si sa come cazzo sia stata prelevata
  2. Non si conosce il laboratorio che ha eseguito le analisi
  3. Non si conoscono i metodi analitici 
Ma soprattutto, e qui è difficile non dire parolacce, la presenza degli elementi come ferro, alluminio e bario, secondo i complottari, conferma l'avvelenamento dell'atmosfera. In una pozzanghera.

Mapporcamiseria, quelli sono tra gli elementi più comuni sulla crosta terrestre, grazie al cazzo che li trovi nell'acqua stagnante, e poi perchè nessun complottaro dice da dove vengono fuori quei cavolo di limiti di riferimento? Forse perchè questi sono diversi da metodo a metodo? Infatti se faccio l'analisi di un'acqua reflua secondo la metodica delle acque potabili mi pare ovvio che troverò tutti i valori fuori norma. Ad esempio, non mi posso aspettare di trovare un basso indice di BOD in un fango, mentre in un'acqua minerale deve essere praticamente assente. Mai che venga loro in mente di analizzare direttamente le scie (è possibile ed è già stato fatto, ma dai negazzzionisti!!1!).

Ecco, in questo link vene mostrata una tipica analisi sciacazzara, praticamente è un foglio di calcolo senza senso.






domenica 19 aprile 2015

Manifestazione contro le scie chimiche a Bologna

Sabato è successo qualcosa di straordinario, circa 300 persone si sono ritrovate a manifestare contro qualcosa che non esiste, quelle persone hanno manifestato contro le scie chimiche.

Capito debunkers? State freschi a sbrogliare le matasse di cazzate sparse in giro dai vari "Scienziati" indipezzenti, ieri mattina a Bologna ben 300 ottenebrati se ne sono fregati della loro dignità e sono scesi in strada a delirare.

A questo punto hanno vinto loro, ha vinto l'ignoranza e la pervicacia dei cazzari di professione, ha vinto la paura instillata da questi nelle povere menti di quelli. E avete perso voi. Quante volte avete sentito o letto le stesse puttanate dai complottari? Quante volte avete spiegato loro che il mondo non ha una guida occulta e ognuno fa quel che cazzo vuole, nel bene e nel male? Troppe, la teoria della montagna di merda non lascia scampo.

Poco importa, a questo punto il motivo della manifestazione, se sono riusciti a portare in strada 300 persone ed unirle contro qualcosa che non esiste, vuol dire che hanno trovato il modo di manipolare le menti semplici al di là di ogni raziocinio, di ogni prova. 

Siete pericolosi, complottari di merda. 

domenica 28 dicembre 2014

La celiachia e il populismo.

Qualche blog alternativo (populista) rimbalza una notiziona risalente all'anno scorso, secondo la quale la celiachia sarebbe causata dai cereali OGM.

In post come questo , apparsi in tutti i siti complottari, si tenta di far passare il concetto secondo il quale le varietà di grano coltivato nell'era modera, ottenute mediante incroci, oppure mediante irraggiamento dei semi,  il cosiddetto grano CRESO, siano responsabili della malattia.

Innanzitutto la celiachia è più un fastidio che una malattia, ora si trovano prodotti senza glutine praticamente ovunque. Certo, fino agli anni 70 la gente ne moriva, ma grazie alla ricerca un celiaco riesce a condurre un'esistenza normalissima.

Le varietà di frumento ottenute nei modi elencati sopra non sono OGM, ovvero non sono organismi il cui DNA è stato ingegnerizzato. Infatti, negli OGM, si interviene su un solo gene o alcuni, mentre le cultivar di frumento (non OGM) utilizzate da molti anni, sono incredibilmente diverse dal genotipo selvatico.
grano selvatico

Una volta (nella preistoria) il grano coltivato era così, la cultivar attuale è stata ottenuta incrociando le varietà soggette a mutazioni spontanee, che meglio soddisfacevano le esigenze produttive.

La celiachia è l'intolleranza alla gliadina, proteina del glutine presente in tutti i tipi di frumento, e sì, anche in quello selvatico. Infatti, la malattia era già nota nell'antichità, quando, stando ai complottari, si viveva tanto bene, e il più antico documento che ne parla è scritto in greco antico, da un certo Areteo di Cappadocia.

In Italia, a causa di leggi psicopatologiche, dettate dalla becera ignoranza e dal populismo, non è possibile coltivare OGM, ma siccome il fabbisogno interno di cereali supera la produzione nazionale, li importiamo dall'estero, e ovviamente sono OGM.

venerdì 26 dicembre 2014

Overunity parte seconda - Perchè non è possibile avere un rendimento pari ad 1

Tutte le macchine termiche sfruttano il naturale flusso di energia (calore) tra una sorgente calda e l'ambiente, più freddo. Esso è un processo spontaneo, e fa parte dell'esperienza quotidiana. Le macchine utilizzano una parte di questa energia trasformandola in lavoro, cioè movimento; una macchina in grado di ottenere più lavoro di un'altra, a partire dalla stessa quantità di energia, è considerata più efficiente.


Prendiamo ad esempio la fig. 1; una certa quantità di calore Q, che fluisce spontaneamente da una sorgente calda, verso l'ambiente, più freddo, incontra nel mezzo una macchina termica, che trasforma parte di questo calore Q in lavoro, rilasciando una certa quantità (minore) di calore q verso l'ambiente. 

Appare evidente subito una cosa: se avessimo messo in comunicazione diretta la sorgente calda e l'ambiente, il calore sarebbe ugualmente fluito spontaneamente, ma non si sarebbe prodotto alcun lavoro.

Il Primo principio della termodinamica afferma che calore e lavoro sono equivalenti, perciò il lavoro ottenuto dalla macchina sarà: L = Q - q

e il suo rendimento (n) sarà pari al lavoro ottenuto rispetto al calore assorbito n = L / Q  

Adesso immaginate il solito scienziato alternativo, o ricercatore indipendente, mentre propone la sua miracolosa macchina che riesce a trasformare in lavoro tutta l'energia che assorbe come calore ( fig. 2). In base al primo principio della termodinamica avremmo che, essendo tutto il calore trasformato in lavoro, il termine q sarebbe nullo, perchè non ci sarebbe più calore da trasferire all'ambiente, e il rendimento, essendo praticamente L = Q, sarebbe pari a 1. 

Tutto ok? No, perchè a questo punto il flusso spontaneo di energia tra la sorgente calda e l'ambiente si interromperebbe, come quando viene chiusa l'acqua ad un mulino, e la macchina non avrebbe modo di funzionare. Se questo accade per ipotetici rendimenti unitari, ci si rende immediatamente conto che i millantati rendimenti superiori a 1 sono frutto di turbe psichiche.




mercoledì 2 ottobre 2013

L'auto ad acqua di Kiyoshi Hirasawa

Nel 2008 ebbe una certa risonanza la notizia dell'ennesima bufala a motore, sto parlando di Kiyoshi Hirasawa, un inventore giapponese che aveva depositato il brevetto per una nuova auto ad acqua.

Il funzionamento veniva proposto come sbalorditivo: un generatore di idrogeno da 300 Watt (!) provvedeva ad alimentare una fuel cell la quale forniva elettricità al motore dell'auto.

La novità, rispetto all'auto di Stan Meyer è nel fatto che l'idrogeno si formerebbe spontaneamente nel generatore, facendo rabbrividire chiunque conosca il principio di conservazione dell'energia; infatti in che modo potrebbe avvenire la reazione endoergonica (che assorbe energia) della decomposizione dell'acqua senza che nessuna fonte esterna sia collegata con il generatore? Mistero.

Inoltre, la potenza dichiarata del misterioso generatore appare immediatamente troppo bassa, 300 Watt non bastano nemmeno per un tostapane, figuriamoci per un'auto.
l'auto di Hirasawa
Hirasawa, nell'intervista, si dichiarava amministratore delegato della ditta Genepax, che avrebbe messo in produzione la tecnologia.

Ho dato un'occhiata al sito dell'azienda , creato nel 2008 e vi ho trovato solo l'ennesimo kit di trasformazione alla Meyer, quello con la cella elettrolitica.

Lo stesso Hirasawa dichiarò poco dopo che la produzione sarebbe stata rimandata per vari problemi, in pratica si è smascherato da solo, l'unica cosa certa in tutta la faccenda è che qualcuno delle agenzie di stampa Reuters e Nikkei, le quali diedero risalto mondiale alla notizia, avrà preso senz'altro un solenne cazziatone, e non a torto.





martedì 1 ottobre 2013

La NASA ritocca i veri colori di Marte. Complotto!!1!!!

Qualcuno, tipo questo qui, millanta che la NASA manometta i veri colori di Marte nelle foto che vengono pubblicate, allo scopo di mostrare il pianeta  più rosso di quello che sia in realtà.

Per quale motivo?

Beh ma è ovvio, come Giacobbo insegna, Marte è un avamposto alieno nel nostro sistema solare, e non un pianeta disabitato come la NASA, il NWO, gli Illuminati e i Teletubbies vogliono farci credere, ma è ricco di acqua, di foreste, lavanderie a gettoni e tanti localini caratteristici.
Vedete che su Marte c'è vita? Fonte: carta d'identità di Giacobbo
Non ci credete? Ecco una comparazione tra una foto scattata da un astrofilo amatoriale, e una foto della NASA del pianeta rosso, noterete subito che l'immagine a sinistra, quella amatoriale, ritrae un pianeta molto più blu rispetto a quella della NASA.
Fonte: Il laptop di Giacobbo
Secondo i complottisti, quell'alone azzurro sarebbe la prova che l'atmosfera di Marte non sarebbe così rarefatta come ci vorrebbero far credere, e indicherebbe anche la presenza di acqua liquida in superficie. Le macchie più scure, inoltre sarebbero la prova dell'esistenza di foreste.

Questa montagna di balle si può spazzare via facilmente con una semplice considerazione sull'interazione tra luce e materia: Lo scattering di Rayleigh. C'è anche su Wikipedia, ma lo riassumo brevemente.
La luce bianca, quella che proviene dal sole, è composta da moltissime onde luminose di varia lunghezza d'onda; quelle più brevi sono caratteristiche del colore blu, quelle maggiori del rosso.

L'interazione di questa luce con le molecole che compongono l'atmosfera, causa una dispersione delle onde luminose, che vengono riflesse in tutte le direzioni, quindi in parte ritornano all'osservatore, nel caso specifico, una certa quantità di luce solare viene riflessa dall'atmosfera di Marte (verso di noi) prima che colpisca il suolo, ma essendo soltanto la luce blu ad essere dispersa e quindi riflessa, ecco perchè vediamo quell'alone.

Del resto i tramonti rossastri li conoscete tutti, anche in quel caso interviene lo scattering di Rayleigh, cambia solo il punto di osservazione, ma i raggi solari, essendo obliqui devono percorrere più atmosfera prima di giungere a noi con il risultato che una maggiore quota di lunghezza d'onda brevi, e quindi di colore blu viene dispersa e noi vediamo una luce rossastra.

Prima ho detto che la luce del sole è bianca, mentre tutti noi il sole lo vediamo giallo; incongruenza? No, perchè la luce del sole, ancora una volta, deve attraversare l'atmosfera perdendo nel cammino una piccola quantità di luce blu, non a caso la luce del sole ha la massima chiarezza a mezzogiorno, ma essendo i raggi perpendicolari, devono compiere il cammino più breve per attraversare l'atmosfera. Nelle foto scattate sullo shuttle agli astronauti, si vedono illuminati da una luce che sembra artificiale, perfettamente bianca; questo accade perchè si trovano oltre l'atmosfera terrestre, e la luce del sole non subisce nessuna dispersione.

In sostanza, allora, cosa fa la NASA?
Visto che la dispersione della luce non permette una buona osservazione del pianeta, tramite filtri e altre operazioni sulle foto, elimina quell'alone, (la NASA ha la versione non piratata di Photoshop) permettendo di evidenziare le altre caratteristiche del pianeta che altrimenti verrebbero occultate.